Separo le due recensioni per non darvi troppo da leggere in un solo colpo. Enjoy it !
Billboard :
Britney Spears è l’avanguardista circospetta della musica pop. Per anni i critici l’hanno considerata pari a zero con un filo di voce. Ma da momento in cui ha infiammato la scena– introdotta da quel potente accordo di tastiere di “...Baby One More Time” – la sua musica ha condotto il bubblegum [pop] in un territorio più particolare,
“Toxic” era un ibrido tra lo stile di Bollywood e la chitarra da spy-movie; ”Piece Of Me” era un saggio sull’infamia dei tabloid del 21° secolo canticchiata con ritmi da club del 22°. Poi c’è "Hold It Against Me" uscita quest’anno, che si dissolve in un furioso breakdown dubstep – probabilmente il beat più quotato nella Hot 100 in questo periodo.
Femme Fatale potrebbe essere il miglior album di Britney; di sicuro è il più strano. Concettualmente è davvero avanti: un disco da festa rimpolpato di sesso e tristezza. Max Martin e Dr. Luke, i due creatori di hit più grandi al mondo, hanno prodotto sette delle dodici tracce: grandi melodie e beat da eurodisco sempre più pesanti. Ma gli altri produttori impazziscono, facendo tutto il necessario per Britney.
Il brano firmato da Bloodshy “How I Roll” è esplosivo, è techno stranamente bella. In “Big Fat Bass” Will.i.am trasforma Britney in un cyborg ossessionato con i finali bassi (“Il basso sta crescendo” esulta lei). In quasi tutte le tracce la voce di Britney è trasformata, frammentata, diversa, robotizzata. Forse è perché non ha poi chissà che voce; certamente è perché a lei, molto più di quasi tutte le altre dive del pop, va bene così. Femme Fatale? Non molto, ma vale questo per Britney: Lei è un’avventuriera.
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